Il terremoto del
1693
L 'Apocalisse arrivò in Sicilia con
la furia distruttrice che spazzò via secoli di storia. Nella Contea
di Modica come nel resto della Val Di Noto, le chiese, i palazzi,
le case e le città vennero reinventate secondo i nuovi canoni dettati
dal movimento artistico della cultura occidentale, che fra il 1600
e il 1700 diede vita all'arte barocca.
La rinascita fu così figlia del terremoto
dell'11 gennaio del 1693, la cui scossa ultima e devastatrice, quella
delle ore 21, distrusse in un solo colpo, l'intera Valle.
L'avventura del terremoto iniziò
alle 3 e tre quarti della notte del 9 gennaio. Nella
prima notte secondo gli scritti riportati dall'Abate Ferrara, i
siciliani dormivano profondamente. La luna mutò il suo colore e
dopo un'ora venne la prima grande scossa, annunciata da un fragore
sotterraneo simile a un tuono rimbombante. Il primo giorno del sisma
registrò migliaia di vittime. Il terzo giorno, il fenomeno si rivelò
nella sua dimensione più apocalittica. Si aprirono delle fratture
nella terra, il mare si ritrasse e poi rifluì con le sue acque,
gli animali vennero sbalzati dalla forza del sisma. Questa è la
descrizione dell'evento così come viene riscritto secondo le testimonianze
di allora, nelle cronache del tempo.
A Modica, su 18203 abitanti, ne morirono
3400, a Ragusa, su 9946 abitanti persero la vita 5000 persone, a
Vittoria su 3950 i morti furono 200, a Scicli le vittime furono
2000 su 9382 abitanti, a Spaccaforno, l'odierna Ispica, decedettero
2.200 residenti su 7987, a Giarratana su 2981, non si salvarono
541 abitanti e infine a Monterosso Almo perirono 232 su 2340 persone.
La "dolorosa
tragedia" fu una pagina di vita che non si esaurì in quella
notte.
Non a caso Johann Wolfgang Goethe
scrisse che l'immagine dell'anima la si trova soprattutto nell'arte
della Sicilia, e fu questa la radice del suo innamoramento per la
Sicilia.. L'anima degli iblei la si ritrova nelle volumetrie, nelle
architetture e negli stili delle città barocche. E anche il ricordo
di quella notte è racchiuso nella splendida opulenza delle decorazioni.
Esso è lo spirito della profondità degli uomini, colpiti da un evento
che in pochi minuti cancellò tanti segni delle civiltà millenarie.
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Testimoni
della memoria
La masseria
Il terremoto
del 1693
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